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Correva l’anno 1900, massima espansione dell’evoluzione industriale, il mondo corre velocemente, le aziende si ingrandiscono e chi non si aggiorna rimane indietro.
In un mondo che non smette di correre però c’è chi si ricorda da dove veniamo, ricorda la natura che non siamo macchine, ma siamo umani
La struttura chevalier è solida, diretta, un segno di identità.
Ma il motivo inciso rompe gli schemi: non è geometria fredda, è movimento vivo, memoria di un’epoca che voleva restare umana.
Indossarlo significa ricordare che anche nella durezza serve flessibilità, che la vera forza non è la rigidità, ma la capacità di piegarsi senza spezzarsi.
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